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In una lingua poetica matura e sonora, storie reali e avventure improbabili si dipanano, nei versi di Stefano Mura, in un flusso vitale regolato dall'ordine alfabetico, come si trattasse di un ordine intrinseco, quasi insito alle cose. L'ordine alfabetico è dunque una semplice ma cruciale forma di dialogo con la sistemazione del mondo, per com'è percepita dall'autore. Costante di ogni esperienza attraversata giorno per giorno - intessuta di persone, situazioni, oggetti e domande - è la volontà di vivere, fondata sulla realtà e i suoi elementi che, annodati dal collante delle passioni, sono l'essenza del ricordare, dell'agire e del comprendere.